mercoledì 21 ottobre 2009

pret a manger....


.........crackers time..........

ps: dedicato a chi ne ha bisogno :-)

martedì 20 ottobre 2009

Lunedi di festa

Lavorando nel mondo dell'arte ho come giorno libero il Lunedi.(In effetti l'avrei avuto anche se avessi fatto il parrucchiere. O il comesso di Intimissimi. O il cameriere. Vabbè... )
Comunque sia è molto rilassante svegliarsi e pensare che sono tutti a lavoro. Ti fa sentire già riposato anche se il tacchettio della coinquilina ti ha svegliato alle 8:00!!!
Fai colazione, ti prepari con calma ed esci. La cosa bella è che puoi anche non curarti del look, tanto oltre a te ci sono solo i pensionati o gli svedesi che non capiscono come devono vestirsi: giubbotto antipioggia, antifreddo, anticuccaggio North Face con cappuccio ma sandali ai piedi!!!
Avendo il giorno libero in un giorno feriale, gli abitanti del tuo appartamento hanno deliberato che spetta a te:
pagare le bollette
aspettare il pomeriggio l'idraulico
chiedere ai vicini la scala per l'idraulico
tenere come opzione anche l'arrivo del caldaista
Insomma, alla fine non puoi fare niente perchè da mercante d'arte ti ritrovi ad essere una casalinga dipserata.
Così ti rechi alla posta dove avanti a te ci sono solo 80 persone e mentre aspetti il tuo turno ti ritrovi a rincorerre il vicino di casa, che casualmente è passato di li, per chiedergli il favore della scala.
Il punto è che puntualmnete non mi ricordo mai il nome del marito della nostra vicina di casa. Malvagiamente ringrazio il cielo quando lo vedo sedersi per riposarsi un po data l'età e purtroppo anche delle sventure "salutari". Così mi avvicno con un " ma buon giorno!! come andiamo??". e chiedo il favore. (Che poi dovrò domandare nuovamente alla moglie alle 14: 30 perchè "è Grazie che se ne occupa". Traduzione: nemmeno un pranzetto fuori casa mi posso fare)
Rientri a casa. Stendi una lavatrice e ne carichi un'altra. Prendi lo stendino dove il tuo nuovo coinquilino ha è raccolto i suoi vestiti ma ha lasciato gli asciughini della cucina a continuare ad essicarsi come stoccafissi.
Ora è vero che nel mio appartamento non ci sono delle regole scritte di convivenza, ma credo che sia scontato per tutti che i tappetini del bagno, della cucina, gli asciughini, le presine....insomma tutte queste cosine siano di USO COMUNE!!
Per non pensarci troppo ti cucini il pranzetto che finalmente ti puoi godere in santa pace. peccato che dopo 10 minuti senti la moglie del vicino di casa che sul pianerottolo dice qualcosa come "allora io tra poco esco e resto fuori il pomeriggio!!!". Butti giù l'ultimo pezzetto di carne e apri la porta: "bello come stai?"..."ciao Grazia, bene bene .....etc etc...a proposito non è che potresti prestarci....."
la nostra vicina è semplicemente adorabile quanto letteralmente logorroica. Calcolanedo che sul nostro pianerottolo d'inverno la temperatura percepita è di 2 gradi, per evitare una congestione la invito ad entrare per un caffè. Ho fatto trenta....
Forse avrò guardato troppo Desperate Housewife ma non avere una torta fatta in casa da offrire a Grazia mi ha fatto entrare nel panico. Fortunatamente avevo della cioccolata simil artigianle che ho messo su un vassoietto di legno e tagliato con il coltello. Mi ha tranquillizzato. Così da chiedere semplicemente una scala, mi sono ritrovato a ripercorrere tutti i gradini della vita della nostra vicina.
Il volto di Grazie era precisamente sotto l'orologio di cucina. le sue parole per me equivalevano al ticchettio delle lancette. Al suono di "si sta facendo tardi", mi sono sentito rinascere. Ho guardato l'ora , fatto due calcoli e capito che potevo stare un'oretta in tranquillità prima dell'arrivo dell'idrauilico. Peccato che esattamente in quel momento una chiave ha girato nella toppa della serratura di casa. Ecco che la sorella della mia coinquiina "è venuta con delle sue amiche di teatro per posare delle cose e fare le prove dello spettacolo".
Rimango zen. E' la mia giornata di riposo e non voglio innervosirmi.
Ovviamente lo "scambio uscita di scena della sorella della coinquilina ed arrivo dell'idraulico" è stata l'avvenimento successivo della giornata.
Così vado ad aprire a quello che non abbiamo capito se essere il fratello/amico/zio/amante o cugino ( ma d'altronde sono sempre cugini, no?) della nostra aiutante peruviana domestica.
Lo chiudo nel bagno e lo lascio smanettare con lo scarico del wc. Non mi faccio troppe domande sulla sua esperienza da idraulico. Basta ce poi funzioni.
Dopo un po mi dice che ha finito. A quel punto devo chiedergli il costo dell'intervento. Memore delle parole della mia coinquilina "vedrai che non vorrà niente, forse è l'uomo di Lilla" mi sento in difficoltà.
"Allora, dai però devi dirmi quanto vuoi, eh?"
"Ma no so Andrea di tu"
Vedi Sivia aveva ragione. Forse dovevo chiedere a Lilla. Lo starò mettendo in difficoltà
"No no. Dai. Dimmi te"
"Ma no Andrea. Io no so. Fai te. Quanto dici te. Io no so"
"No ti prego. Io non sono bravo in queste cose". Ma che cosa sto dicendo?????
"Ma io..fai come Lilla".
Ah vuole essere pagato quanto diamo a Lilla. Carino. Dunque a Lilla diamo 8 euro all'ora...lui è stato un'ora...vabbè gli dico 10 euro...
"Ok, allora facciamo 10 euro"
A quel punto il fratello/amico/zio/amante o cugino di Lilla mi guarda come per dire " ma questo da dove è uscito!!!"
"Ma Andrea. Ho fatto cose. Tolto calcare. Sistemato"
"Allora quanto?"
"Dammi 20 euro!!"
Meno male che "vedrai non ti chiederà niente" .Oddio. Ho fatto una figuraccia??? O mi sta fregando??? Che faccio? Confermo e pago?? E' tanto?' E' poco??Sono di sinistra e non sono un leghista: pago. Ma poi li richiedo al padrone di casa??
"Ah. OK. E grazie tante..."
"Si si. Ciao Andrea"
Niente, sono passato come il piccolo Umbertino!!!! Ora lo dirà a Lilla!!!!
La giornata non è ancora finita. Mi dico. posso sempre rimediare con una cenetta Spritz Spritz in qualche locale gayfriendly romano. Traduzione: spero di cucccare.
Consulto Google come fosse l'Oracolo della serata. Telefono al mio amichetto ed elenco le varie opzioni.
E' d'accordo con me: niente qualità culinaria ma precedenza all'hambient!!! Traduzione: anche un pezzo di mota anfdrebbe bene purchè venga servita in un locale gay, da gente gay, con commensali gay!!!
Mi ricarico. Musica a tutto volume. Mi faccio carino. Esco.
Arriviamo al locale cinese sempre pieno di soli gay. Siamo pronti. Entriamo: vuoto!!!!!!
Usciamo subito. Chiediamo nuovamente a Google di pensare per noi. E accettiamo il suo consiglio.
Ci rimettiamo in sella al motorino incuranti del gelo di questi gironi. Arriviamo , scendiamo, entriamo. Solo coppie etero.
Sconsolati e con gli stomaci brontolanti decidiamo di mangiare qualcosa e di rimediare nel dopocena.
Dopo verdure la vapore, involtini al vapore , pane al vapore e gelato che ci ha fatto rimpiangere il vapore usciamo pronti a conquistare il Lunedi romano. O almeno speriamo che esista un Lunedi romano.
Arriviamo nel primo locale. Ci sistemiamo i capelli. Apriamo la porta. Ma non si apre perchè è chiuso per restauro. Dopo 20 anni è la prima volta che chiude.
Non demordiamo e nemmeno il freddo. Ormai è una sfida.
Secondo locale. Ci sistemiamo i capelli. Arriviamo davanti alla porta.
"Guarda ci sono dei nostri amici. Hai visto alla fine abbiamo trovato la seratina giusta"
"Ciao ragazzi" ci dicono "guardate non entrate proprio!!! non vale la pena. Una tristezza infinita. E' deprimente!!!!"
Dopo mezz'ora di chiacchere, i piedi ormai congelati e la consapevolezza che ormai la giornata è proprio finita decidiamo di tornare a casa.
Con una tisana bollente mi infilo sotto le coperte. Mi consolo un po con Vanity e mi metto a dormire.
Sonno ristoratore? No, incubi angoscianti che mi hanno fatto svegliare con la tachicardia e un senso di oppressione.

Evviva il Lunedi di festa!!

giovedì 1 ottobre 2009

Qui lo dico e qui lo nego?

E' iniziato Ottobre.Le foglie ancora non cadono, ma l'umore che pervade è quello autunnale.
Ora premesso che considero questa stagione la più stilosa, c'è da dire ,anche, che è la prova inconfutabile che l'estate è terminata. Ciò vuol dire che abbiamo ancora pochissimo tempo per goderci spritz open air e di fare cenette sotto le stelle. Ed ecco quindi che tutte le sere siamo fuori. Ma anche a pranzo. La scusa è sempre la solita :" anche oggi fuori? ma io sto spendendo un sacco!!!", "dai Capperaio , ma sono le ultime giornate di sole e chiaccherine", "hai ragione! allora ci vediamo per pranzo. Ma stasera ceniamo a casa". Ovviamente poi si rimane fuori anche per l'aperitivo e per la cena. Sembra di assistere ad una corsa contro il tempo. Ogni giorno mettiamo il naso fuori e i sandali ai piedi. Eh si, ancora non è il momento di fare il cambio di stagione. C'è quasi un'ansia spasmodica di dover uscire, stare fuori, non tornare mai a casa.

Ho capito, quindi, che Ottobre non deve essere considerato solo il mese che ci conduce verso Natale. (Si dice sempre così: "mamma mia siamo già ad Ottobre!! Praticamente c'è Novembre e poi risiamo a Natale!!!".)
Ottobre da oggi è il mese dei buoni propositi. Il periodo in cui stiliamo la lista delle cose da fare e ciò che di noi deve cambiare.
Solitamente il mese must per questa riflessione personale è Gennaio. Ma basta, ormai è out! Tutti a Dicembre fanno la lista delle cose da fare nell'anno nuovo: banale, vecchio, passato. Già visto.
Il nuovo trend è Ottobre. L'estate è finita e abbiamo bisogno ora più che mai di stimoli e buoni propositi.

Ecco che stamani mi sono svegliato e ho compilato i miei primi punti:

1)essermi iscritto in palestra ed esserci già andato. Oggi è il primo Ottobre ed il ferro va battuto ora che è caldo!!! E soprattutto mi sto sfacendo come un calippo al sole.
2)provare con tutte le mie forze a non mangiarmi le unghie!!! e ci sto riuscendo. Sono 10 ore che non le tocco.
3)far presente i miei diritti a lavoro. Lo so che fa ridere quando uno lavora in nero. Ma ho deciso di prenderla come una palestra sindacale personale. Anche questo già fatto.
4)prendere in modo positivo il mio lavoro.

To be continued......

venerdì 25 settembre 2009

sparlando in galleria

dico sempre alla mia amica che va avanti come un panzer!!!!

peccato che non sapevamo entrambi che cosa volesse dire...

quanto le voglio bene!!!!

giovedì 24 settembre 2009

perle di saggezza

come ha detto mia cugina a 4 anni....

"la cose cambiano e io mi sento confusa"

Altri geni!!!

sabato 19 settembre 2009

Quando 3 su 3 son troppi....

Viviamo in tempi incerti!!! La crisi economica mondiale incombe su ognuno di noi!!!! Non c'è lavoro per nessuno!!! Bisogna adattarci ad ogni tipo di mestiere!!!

Con questi messaggi speranzosi e affettuosi ogni mattina ci alziamo dal nostro lettuccio, andiamo in bagno, ci guardiamo allo specchio e ci diciamo: " e mo che m'invento??"

Ma non bisogna demordere ed io non mi sono fatto scoraggiare. Così dopo aver iniziato la mia avventura nel mondo del lavoro con gli stessi benefits di un amministratore delegato, sono passato a fare il cameriere dove l'unico benefit era il poter scegliere il gusto della pizza da mangiare in 5 minuti prima di iniziare a servire, per poi passare a lavorare in un call center ed infine in una galleria d'arte dove sono tutt'ora. Insomma ho fatto un percorso schizzofrenico.
La gente normale inizia facendo il classico lavoretto del cameriere e poi è tutta una crescita professionale. Io no!!
Eh... mi pareva così volgare lavorare mentre studiavo. Non potevo togliere tempo alla mia mente che doveva essere libera da ogni problema per permettermi di apprendere tutto per il meglio. Una cosa alla volta.
Ma una volta laureato la pacchia è finita. I miei genitori mi hanno fatto capire che forse era arrivato il momento di incrementare il mio conto in banca in maniera autonoma. Ma ovviamente nemmeno in quel momento mi è balenato per la mente di fare un mestiere "così tanto per guadagnare due soldi". No no!! Così ho spiegato ai miei genitori che era meglio se andavo a Londra a fare un corso intensivo di lingua inglese. Lavorando? Ma no...vivendo comodamente nel college di una delle scuole più care della metropoli inglese.
Rientrato in Italia ho avuto il classico cupe de cul!!! Preso da Fendi. Nel giro di 1 secondo e mezzo mi sono abituato così bene a viaggiare in businnes, a trovare l'autista sotto casa, ad andare a Pechino, New York e 3 volte al mese a Milano. Dopo 1 anno e mezzo però ho avuto un colp nel cul...e ciao Fendi.
A quel punto però avevo una camera da mantenere e vizzi da soddisfare e così a portar pizze sono andato a rifinire. La cosa straziante non era tanto il lavoro in sè quanto che fossi the only gay in the pizzeria. Ero l'unico ragazzo attorniato da 4 fanciulle che ogni giorno tornavano o dalla partita di calcetto o erano devastate perchè la sera prima si erano sbronzate con il proprietario della pizzeria.
Mi sentivo solo, incompreso, alienato. Ogni giorno avevo un look diverso. Loro raramente si cambiavano dopo aver pulito e apparecchiato. Insomma un'esperienza che per un gay è straziante.
Una cosa però l'avevo capita: qualunque lavoro avessi trovato doveva avere una percentule gay uguale o maggiore agli etero. E così è stato.
Il call center più che sembrare una sala operativa di assistenza stradale pareva il "rainbow ring": all'ordine del gionro c'era la consultazione di Vanity Fair, Chi, Novella 2000, Tu, Grazia etc etc...e , ovviamente , i relativi commenti. il Venerdi la password per fare due chiacchere era 'Gay Village'. Il Sabato diventava 'Capocotta'. Ed era così divertente telefonare alle officine dove rispondevano sempre omoni dalla voce roca e incazzata. Insomma, a parte il lavoro in se, si stava bene. Ma anche li la mia esperienza da precario si è conclusa.
Ed eccomi alla galleria.
Percentuale gay vs etero??? Bhè 3 su 3!!! Una coppia di fatto con un figlio adottato, praticamente.
La cosa allucinante però è che siamo troppi. Serve un etero. Anche una ragazza va bene.
Ora, provate ad immaginare cosa può succedere se in una galleria d'arte si verifica un'infiltrazione con relativo allagamento. Ed immaginate pure che l'acqua che entra abbia un odore che non ricorda sicuramente Allure di Chanel.
La scena che si presenta è la seguente: il gallerista n°1 inizia ad urlare, o meglio a gridolinare, alla vista di tutta qull'acquaccia dal profumo aberrante. Insieme al gallerista n°2 accorriamo a vedere che cosa sta succedendo. Tutti e 3 rimaniamo fermi ad osservare il misfatto. Guardiamo ma non reagiamo. Mani sui fianchi e tutto un "oddio mio, ma roba da pazzi". Nessuno che reagisce. Sembrava stessimo aspettando l'intervento divino incarnato da un pompiere pronto a risolvere il danno. Una volta capito, però, che bisognava fare qualcosa ecco che gallerista n°1 da il via alla sua idea di 'pronto intervento'. Anche perchè gallerista n°2 se ne è tornata nel suo studietto.
"Allora Capperaio, vai a vedere se quella scema della donna delle pulizie ha degli stracci"
"Ci sono solo questi"
"Quella scema!! Ma che pulisce con questi due cosetti!!! no non va bene....aspetta un po...ecco prendi quel rotolo li"
il gallerista n°1 mi fa prenedere un rotolo enorme di cartone che non avevo mai visto in vita mia. Carinissimo. Resistente ma allo stesso tempo morbido. Facile da tagliare ma comunque sia spesso. Un must che tutti dovrebbero avere, direbbe la Cancellieri nei suoi servizi di moda.
"Carino, dico io...."
"Eh si e poi sono comodissimi..guarda ora te vai in cima alla galleria tienilo fermo e io lo srotolo....copriamo tutta l'acqua che è fuoriuscita e poi ci saltiamo sopra, così assorbe."
"ok"
"ma nemmeno i guanti c'ha quella scema?"
"eh no" dico
"aspetta un po..allora prendiamo delle buste della spazzatura e mettiamocele intorno alle braccia. Poi legamele belle strette perchè io non mi voglio rovinà le mani co sto schifo"......"Pronto? allora vai....ecco mi sembra che così vada bene no? ora ne facciamo un'altra striscia accanto e poi facciamo delle piccole striscettine laterali"
Osservo il mio gallerista zompare sui cartoni e l'immagine è identica alla 'schiacciatrice di uva' del film in bianco e nero che guarda Julia Roberts in Pretty Woman.
"E' venuto bene, no?"
"Si si" ....sconcertato penso che forse non ha capito che non stiamo allestendo un 'opera o il red carpet per una premier. E non sono il solo. Infatti in quel mentre entra un visitatore chiedendo informazioni sull'installazione che stavamo preparando. Spiego che in realtà è la fogna che si è installata in galleria.
Alle ore 19.30 però chiudiamo la galleria. Guardo i due baldi uomini e dico che forse è il caso di chiamare i proprietari dello stabile. Ma niente. Domani è un altro giorno e magari i cartoni pregni di acqua si saranno trasformati in una scultura post moderna.
Ma così non è stato.
Il giorno dopo ci troviamo all'ingresso con il gallrista n°1 perchè il 2 è partito per il mare. Prima di entrare il mio occhio clinico cade sui suoi sandali:
"Che belli che sono"
"Sò de Prada!!!"
Entriamo in galleria e l'acqua se ne è altamente fregata dei cartoni, superandoli.
"Ma che è ancora tutto così"
"Bisogna chiamare la proprietaria", dico.
"E mo la chiamo quella stronza"
Arrivata la proprietaria con 2 idraulici il primo commento è stato sui cartoni:
" ma che avete fatto!! peggiorate la situazione così!! dovevate prendere stracci, scope e secchi e togliere tutta l'acqua"
"Si certo, la togli te così" ( e guardandomi dice :" sta stronza!")
"ma poi guardando la cartina dell'impianto idraulico mi risulta che il tombino sia qui. Ma è coperto"
"si perchè ci piaceva l'idea di una colata di cemento al posto del pavimento"
"no scusate, voi avete coperto con il cemento il tombino di scarico di un palazzo di 5 piani?????" ma siete pazzi??? me ne frego se è figo !!"
(..."mmmm, che palle sta stronza!!" dice guardandomi....)
"comunque ora andiamo a prendere un martello pneumatico e torniamo"
Gallerista n°1 mi guarda e dice :" senti ristendiamo un po un altro rotolo di cartone e diamo na sistemata che pare un basso di Napoli!!"
A quel punto avrei voluto gridare che la galleria stava per diventare un'installazione post moderna dell'Arca Di Noè ma vederlo saltarellare sui cartoni con i sandali di Prada è stato molto più utile. Al mio umore.
Tornati gli idraulici + propritaria si mettono a fare quello che avremmo dovuto fare anche noi 3: guanti , scope, stracci, secchi e poi vabbè anche un martello pneumatico per trapanare la colata di cemento.
Io e il mio gallerista osservavamo la situazione come due antropologi incuriositi nel vedere questa specie umana interessata e che mette dell'impegno nel togliere della melma.

In quel momento ho capito che un posto di lavoro dove la componente gay è del 100% non va bene. E' nocivo per i gay stessi.
E guardando la porta di ingresso mi è balenata in mente una proposta per Brunetta: tornelli gay in ogni posto di lavoro. Se si supera il numero limite, il tornello si chiude e respinge l'ultimo entrato. Non per mantenere un equilibrio, ma l'incolumità del posto stesso.

martedì 9 giugno 2009

Fissato o Vendicativo?

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina e per prima cosa pensare che forse è arrivato (o tornato) il momento di consultare un dottore della mente? Se anche voi appartenete a questa tranquilla categoria di soggetti che non sono rilassati nemmeno sotto una massiccia dose di Xanax, potete capire cosa intendo. 
Come tutte le notti anche ieri sono andato a letto e come tutte le notti ho fatto un sacco di sogni. Spesso mi capita di imbattermi nei famigerati sogni ricorrenti. Vi ho già raccontato delle mie chiaccherate con Veronica Ciccone, le passeggiate con Gwynet etc etc. Quelle che non vi ho confessato è che spesso, anzi spessissimo, nei miei sogni fa capolino una persona che realmente conosco. O meglio, un garçon che ha fatto parte della mia vita per una stima temporale reale pari a 24 ore ma che vive nei mie pensieri ed alberga nella suite più prestigiosa della mie mente da 2 anni. Il suo nome è Fabrice. 
Conobbi il fanciullo Parigino in un viaggio di lavoro, quindi nei bei tempi delle borsette e tacchi 12. Che dirvi, fù colpo di fulmine. Ma cosa sconvolgente e a tratti allucinante:fu reciproco. Vittima di una psicologia contorta, interpretai il tutto come Il Segno Del Destino: avevo trovato l'uomo della mia vita. Il bel francese invece aveva trovato il modo per distrarsi dopo 2 settimane di reclusione in un albergo di Pechino. Ma io tutto ciò l'ho capito solo più tardi. O meglio, credevo di averlo capito. Una persona normale sa che una notte di solo sesso a Pechino tra un Romano (d'adozione) e un francese è : una notte di solo sesso!!!! Io no.
Dichiaratemente ho sempre detto che non ci penso mai, nemmeno quando mi dissero che l'avrei rincontrato ad una sfilata:" ah si, c'è anche lui? Ma senti....Ma no, figuratevi se ci ho più pensato. E' stata solo una Notte di Sesso". Peccato che, nella realtà, la possibilità di poterlo rivedere è stata l'unica cosa veramente importante che mi ha fatto accettare di rinnovare il contratto presso la casa delle borsette e tacchi 12.
 Ah certo, il francesino è stata anche la ragione per cui mi sono inscritto su Facebook. Averlo come amico mi fa sentire come se avessimo una relazione a distanza. Faticosa, ma che dura da 2 anni. Solo che lui non lo sa.
Quindi l'amara e disturbata verità è che ci penso spesso. Insomma della serie "lo vedo scritto su tutti i muri ed ogni canzone mi parla di te" ed anche la fase Rem.
Stanotte è tornato a farmi visita. Stamani ho avuto paura di me stesso. 
Non potendo andare (o tornare ) da un dottore della mente, ho optato per la medicina fai da te. Consultando il Dizionario di Psicologia e Psichiatria ho capito di avere una Fissazione. 
Viene, infatti,  definito tale disturbo "un fenomeno psichico che si genera quando una pulsione o una componente pulsionale non riesce a tenere il passo con l'evoluzione prevista. Permane in uno stadio più infantile". Ecco, io sono fissato con Fabrice. E, come non bastasse, sono infantile.
In mia difesa potrei appellarmi alla non affidabilità di una definizione così generica e non supportata da un percorso psicoanalitico. Ma i fatti valgono più di mille parole. E stanotte ho raggiunto un livello quasi limite ( oltre questo credo ci sia l'omicidio). 
Il mio Fabrionirico mi ha fatto una sorpresa: è venuto a trovarmi nella mia residenza Toscana.
Ha suonato al cancello di casa. Era tanto tempo che non lo vedevo. Al mio "chi è?" sento rispondere "c'est moi!!". In forma come non lo sarò mai da sveglio gli vado incontro, lo guardo e....l'ho fatto diventare grasso, stempiato, con i denti rovinati dal fumo, vestito male e rozzo (cosa impossibile perchè è stuccosamente parisien). Inizia a riempirmi di complimenti ,come una baguette con il formaggio, a baciarmi, a spogliarmi ma io lo blocco. 
"Fabrice je suis désolé, ma non posso. Sai è passato del tempo ( 2 giorno senza averti pensato) e io sono cambiato e tu sei cambiato!!! Ma cosa ti è successo?! Mi dispiace ma non...." 
"Ma tu non hai sempre detto che volevi la Storia come la tua beniamina Julia??"
"Si ma non con te. Non mi piaci più ne fuori ne dentro"
"Ma..."
"Niente ma, evidentemente hai sbagliato garçon. Ti prego vai!!" ( e qui ha fatto un'incursione lo script di Pretty Woman).

Ma pensandoci bene ,forse, quella di stanotte non è un caso di Fissazione ma di Vendetta che"è un 'emozione che segue al rancore e al risentimento". 
Quindi se ora vado a letto, magari, sarò assalito da un senso di Colpa per cui incontrerò nuovamente Fabrice dimagrito, con i denti bianchi, vestito bene e stuccosamente gentile.

Come è bello curarsi sa soli. Si trovano sempre soluzioni pret-a-porter. E calzano sempre alla perfezione.